Electric flea l'aereo elettrico italiano fatto in casa!
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Electric flea l'aereo elettrico italiano fatto in casa!
Vola il primo ultraleggero elettrico italiano 30-6-2008
Electra Flea: il primo in Italia
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Ho il piacere di plaudire all'iniziativa di Nedo vecchio amico e compagno di costruzioni amatoriali di aerei in quel di fucecchio e dintorni.
Nedo Lavorini ex idraulico con nessun particolare titolo di studio, con la sola perseveranza e intuizione è riuscito con mezzi poveri ma efficaci a realizzare qualcosa di realment innovativo!
Sabato 28 giugno 2008, ore 07:30, aeroporto di Lucca Tassignano: Nedo Lavorini si infila nel minuscolo biplano da lui stesso progettato, costruito con formula Mignet e potenziato con quattro motori elettrici cinesi a cassa rotante da modellismo montati sullo stesso asse, e dopo essersi allineato con l'asse pista accelera con progressione sino a staccare a 50 km/h, dopo 200 metri di corsa a terra. Una breve prova comandi a bassa quota, due accenni di virata e poi motore e su nel cielo. Accompagnato da un ronzio sommesso il primo ultraleggero elettrico italiano è in volo, e non stiamo parlando di un "saltino", ma di alcuni minuti di volo con le necessarie verifiche sulla temperatura delle batterie, sulla risposta dei comandi e sulla manovrabilità generale. Impeccabile l'atterraggio, un veloce 180 e via al parcheggio, con ancora una buona capacità residua. Più tardi, davanti a tre calici di prosecco, brindiamo al successo di un'impresa provocatoria e geniale e ci accorgiamo che questo piccolo gioiello non ha ancora un nome. Ci pensiamo un po' tutti, poi l'idea: "nessuno è profeta in patria" ed anche Nedo è più conosciuto all'estero che in Italia, con i suoi "Ultralight Flea" che hanno guadagnato nel 1990 la prestigiosa rivista Kitplanes. Nasce così l'Electra Flea, la "Pulce elettrica", semplicemente rivoluzionaria per come è stata concepita e realizzata. E le sorprese non finiscono qui, perchè alcuni risvolti della costruzione e gli stessi risultati di volo sono semplicemente sconvolgenti e ci auguriamo obblighino tutti a riflettere sul futuro del nostro mondo. Un dato per tutti: il materiale completo (avional, dacron, minuteria, batterie, motori, elica, regolatori di tensione ecc.) è costato in tutto 3.850 euro, avete letto bene: la metà di un Rotax due tempi.
La storia completa e tutti i dettagli tecnici su AS di agosto.
Electra Flea: il primo in Italia
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Ho il piacere di plaudire all'iniziativa di Nedo vecchio amico e compagno di costruzioni amatoriali di aerei in quel di fucecchio e dintorni.
Nedo Lavorini ex idraulico con nessun particolare titolo di studio, con la sola perseveranza e intuizione è riuscito con mezzi poveri ma efficaci a realizzare qualcosa di realment innovativo!
Sabato 28 giugno 2008, ore 07:30, aeroporto di Lucca Tassignano: Nedo Lavorini si infila nel minuscolo biplano da lui stesso progettato, costruito con formula Mignet e potenziato con quattro motori elettrici cinesi a cassa rotante da modellismo montati sullo stesso asse, e dopo essersi allineato con l'asse pista accelera con progressione sino a staccare a 50 km/h, dopo 200 metri di corsa a terra. Una breve prova comandi a bassa quota, due accenni di virata e poi motore e su nel cielo. Accompagnato da un ronzio sommesso il primo ultraleggero elettrico italiano è in volo, e non stiamo parlando di un "saltino", ma di alcuni minuti di volo con le necessarie verifiche sulla temperatura delle batterie, sulla risposta dei comandi e sulla manovrabilità generale. Impeccabile l'atterraggio, un veloce 180 e via al parcheggio, con ancora una buona capacità residua. Più tardi, davanti a tre calici di prosecco, brindiamo al successo di un'impresa provocatoria e geniale e ci accorgiamo che questo piccolo gioiello non ha ancora un nome. Ci pensiamo un po' tutti, poi l'idea: "nessuno è profeta in patria" ed anche Nedo è più conosciuto all'estero che in Italia, con i suoi "Ultralight Flea" che hanno guadagnato nel 1990 la prestigiosa rivista Kitplanes. Nasce così l'Electra Flea, la "Pulce elettrica", semplicemente rivoluzionaria per come è stata concepita e realizzata. E le sorprese non finiscono qui, perchè alcuni risvolti della costruzione e gli stessi risultati di volo sono semplicemente sconvolgenti e ci auguriamo obblighino tutti a riflettere sul futuro del nostro mondo. Un dato per tutti: il materiale completo (avional, dacron, minuteria, batterie, motori, elica, regolatori di tensione ecc.) è costato in tutto 3.850 euro, avete letto bene: la metà di un Rotax due tempi.
La storia completa e tutti i dettagli tecnici su AS di agosto.
Ermanno Cavallini- Gabbiano
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